CAMPIA (PHARMERCURE): BENE LE VERIFICHE SUI FARMACI A DOMICILIO
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Dopo la richiesta di Federfarma al Ministero della salute, il parere del Ceo della piattaforma che collega i cittadini alle farmacie di zona
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Il tema dell’home delivery dei farmaci è tra i più caldi dell’estate 2023. Lo conferma la recente richiesta di Federfarma – la Federazione nazionale che rappresenta le oltre 18.000 farmacie private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale – al Ministero della salute. L’obiettivo è verificare se app e piattaforme per la consegna a domicilio dei farmaci non rappresentino una violazione della normativa che prevede il divieto di vendita on line dei farmaci con prescrizione*.
“Siamo felici che la segnalazione di Federfarma riporti l’attenzione sul settore in cui operiamo e siamo favorevoli ad un intervento regolatorio che, preso atto delle esigenze dei cittadini di poter interagire con la propria farmacia di fiducia attraverso un servizio come il nostro, confermi in maniera chiara e univoca i margini di svolgimento del servizio di home delivery” sottolinea Maurizio Campia, Ceo e cofondatore di Pharmercure. La piattaforma digitale, nata all'interno dello Startup Creation Lab dell’Università di Torino, ha infatti come mission proprio quella di mettere in contatto i cittadini con le farmacie di zona attraverso la consegna a domicilio dei farmaci – anche quelli con ricetta – e di tutti gli altri prodotti disponibili.
Il tema incrocia quello, delicatissimo, della contraffazione dei farmaci, che accanto a quello dell’importazione illegale rappresenta una crescente minaccia per la salute dei cittadini italiani. In particolar modo di quelli inclini alle terapie fai da te, senza consultare medico o farmacista. Digitalizzare le farmacie attraverso la consegna a domicilio di tutti i farmaci, contribuisce infatti a tutelare i canali di vendita ufficiali, contrastando l’illegalità.
Prosegue Campia: “Riteniamo che la nostra modalità di gestione, sempre attuata con estrema prudenza rispetto alle normative vigenti, sia una best practice del settore e ci rendiamo immediatamente disponibili a qualsiasi dialogo che il Ministero voglia intraprendere in merito, al fine di portare al tavolo del legislatore la nostra pluriennale esperienza sul campo. La nostra azienda opera e ha sempre operato nella piena tutela e valorizzazione della figura del farmacista, evitando qualsiasi forma di disintermediazione che potesse recare danni o rischi per il cittadino. Il nostro servizio mette in contatto la popolazione delle aree in cui siamo attivi, con le farmacie della zona che aderiscono alla nostra offerta: l'utente della nostra piattaforma seleziona liberamente la farmacia a cui rivolgersi tra quelle disponibili e può effettuare richieste di informazioni sui prodotti di cui ha bisogno, inserendo le specifiche necessarie. Tale richiesta viene ricevuta dal farmacista, in maniera sicura e protetta, il quale, dopo aver adempiuto all’obbligo di contattare telefonicamente il cliente, valuta se sussistano tutte le condizioni per la dispensazione in negozio, svolgendo al meglio il proprio ruolo di professionista della salute. In questo modo il nostro servizio combatte, appunto, la disintermediazione per valorizzare e difendere la professionalità dei farmacisti, tutelando la salute dei cittadini".
Spiega ancora il Ceo: "Una volta che la richiesta dell’utente è stata gestita, il nostro corriere, in forza di delega dell’utente stesso, si reca ad acquistare i prodotti in farmacia in nome e successivamente li consegna personalmente al cliente all’indirizzo desiderato. Il pagamento avviene sempre successivamente alla dispensazione. Sono queste le modalità con cui Pharmercure gestisce il servizio, con riferimento a qualsiasi prodotto acquistabile in farmacia, compresi i farmaci con obbligo di prescrizione (per cui viene fornita naturalmente dall’utente la ricetta)".
Per la piattaforma torinese, la valorizzazione della professionalità del farmacista è connessa inoltre allo sviluppo di servizi specifici per tutelare la salute dei pazienti. Sul fronte dell’aderenza terapeutica, ad esempio, Pharmercure ha ideato un servizio per gli ordini ricorrenti di medicinali e parafarmaci. Un’iniziativa rivolta principalmente ai pazienti con patologie croniche ma apparentemente asintomatiche, che sono i più restii a seguire le indicazioni del medico, in particolare rispetto a coloro che manifestano sintomi evidenti.
Va ricordato che, proprio in virtù di questi servizi, Pharmercure ha recentemente vinto un bando del Comune di Cerveteri per la consegna a domicilio dei farmaci per conto delle cinque farmacie comunali della cittadina laziale.
La tutela dei rider
Chi effettua le consegne dei farmaci per la piattaforma è assunto con un contratto regolare, gode di una giusta retribuzione e di tutte le tutele previdenziali previste dagli accordi di settore. In base alle città dove è attualmente attivo il servizio, i rider possono essere dipendenti diretti Pharmercure, oppure di società terze che garantiscono l'adesione agli standard contrattuali di categoria. Anche i mezzi utilizzati per le consegne puntano alla sostenibilità: con una flotta in gran parte green, costituita anche da veicoli elettrici e biciclette. Una scelta etica che accresce il valore di ogni acquisto e conferma un modello di business equo e rispettoso di tutti gli attori della filiera.
Una decisione controcorrente, che per la piattaforma digitale Made in Italy significa ribaltare il ruolo dei rider, i “ciclofattorini” della cosiddetta GIG economy, la cui condizione è segnata da una cronica precarietà.
“Sembra che il modello di business di alcune startup della new economy interpreti i corrieri come l’anello debole della catena, quello che consente di aumentare le marginalità e diminuire i rischi legati al delivery. Per la nostra azienda invece è fondamentale dare valore a ogni elemento della filiera del farmaco. Partendo ovviamente dalla farmacia, ma recuperando qualità anche nel servizio di consegna a domicilio, che può svolgere un ruolo chiave nella fidelizzazione di chi usufruisce del servizio” conclude Maurizio Campia.
Pharmercure
L'idea del delivery farmaceutico viene sviluppata nel 2018 da Maurizio Campia (CEO), Gianluca Abate (CTO), Thomas Pullin (CFO), all'interno dello Startup Creation Lab dell’Università di Torino. Il modello di business mette in contatto, tramite una piattaforma evoluta, le farmacie sul territorio con i clienti. Una realtà che dalla sua nascita ha superato i 2,5 Milioni di Euro transati. Attualmente sono 150 farmacie partner e quasi 12 milioni i cittadini coperti dal servizio.
Informazioni: pharmercure.com
*art.112 quater, comma 7
Pharmercure
L'idea del delivery farmaceutico viene sviluppata nel 2018 da Maurizio Campia (CEO), Gianluca Abate (CTO), Thomas Pullin (CFO), all'interno dello Startup Creation Lab dell’Università di Torino. Il modello di business mette in contatto, tramite una piattaforma evoluta, le farmacie sul territorio con i clienti. Una realtà che dalla sua nascita ha superato i 6 Milioni di Euro transati e le 200.000 consegne. Attualmente è presente in più di 45 comuni italiani con un vasto network di farmacie partner per una copertura di oltre 12 milioni di cittadini.
Informazioni: pharmercure.com