UNA FONDAZIONE PER LA RICERCA E PER I GIOVANI
Intervista a Rosaria Cigliano, Presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
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Intervista a Rosaria Cigliano, Presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo
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Perché una Fondazione 1563?
Per ricordare la data di nascita della Compagnia di San Paolo e la nostra prima vocazione legata alla conservazione e valorizzazione dell'imponente Archivio Storico della Compagnia, un patrimonio che ci siamo impegnati a valorizzare e rendere accessibile in tutto il mondo, ma soprattutto per valorizzare l'Arte e la Cultura - come recita anche il nostro logo - attraverso la formazione e la ricerca.
Un servizio rivolto a una nicchia di appassionati e istituzioni?
Tutt'altro! Oltre all'attività archivistica sosteniamo progetti di ricerca e pubblicazioni dedicati in particolare al Barocco, un'epoca e una cultura che hanno segnato profondamente Torino e il territorio piemontese. Lavorare sul concetto di "tutela" del patrimonio artistico e culturale significa per noi prima di tutto formare i professionisti di domani e i futuri fruitori, e dunque ampliare il più possibile i pubblici, creare una nuova attenzione verso la storia e rendere accessibili a chiunque le fonti anche in rete.
Un istituto di ricerca italiano o europeo?
Fin dall’inizio la nostra è stata una vocazione internazionale: abbiamo costruito in questi anni una rete di studiosi attraverso i bandi e i progetti di valorizzazione che sono stati ben accolti per la loro qualità. Per le borse di studio riceviamo candidature dalla Spagna e dalla Francia, che insieme all'Italia hanno conosciuto il maggior splendore nell'epoca barocca, ma anche dai paesi dell'est europeo e dalla Germania. Infine dagli Stati Uniti, da sempre particolarmente attenti alla storia Europea e in particolare all'architettura barocca. Nel processo di internazionalizzazione è stato di grande rilevanza il ruolo avuto dalla vicepresidente prof.ssa Di Macco che ha spinto la Fondazione a considerare tutti i progetti in una prospettiva più aperta possibile, ha concorso ad arruolare collaboratori internazionali e ha messo a disposizione una rete di rapporti scientifici di primo livello.
Come trasmettere un ambito di studi così colto e ‘lento’ in un’epoca basata sulla velocità?
Un ente che studia e si interroga sulla tutela dell’identità culturale non può essere indifferente alla scelta del linguaggio con cui trasferire e condividere la conoscenza. Anche tutta la scienza museale si evolve in questo senso. Le nuove tecnologie possono aiutarci moltissimo nel trasferire contenuti storici e le piattaforme sociali nascono anche per creare connessioni virtuose fra appassionati di un determinato ambito di studi in ogni parte del mondo. Diffondere la conoscenza del patrimonio culturale e delle ricerche nelle humanities ci impiega a raggiungere un pubblico più vasto anche attraverso una pagina Facebook, per esempio. Abbiamo appena promosso una campagna - BAROCCO SARAI TU! - con le testimonianze dei tanti borsisti della Fondazione che oggi hanno trovato lavoro proprio nel loro ambito di studio.
A breve uscirà il bando barocco 2017 che speriamo attiri molte candidature. Sarà poi l'anno di importanti pubblicazioni che spero possano raccogliere l'interesse di molti: in primis gli atti del convegno Fortuna del Barocco in Italia. le grandi mostre del Novecento che ha visto a fine Novembre l’intervento a Torino di numerosi esperti mondiali del tema tra cui il prof Joseph Connors della Harvard University e Susan Klaiber accanto a Giovanni Romano, Massimo Ferretti, Silvia Ginzburg, Francesco Frangi e Evelina Borea. Presenteremo poi cinque Quaderni di ricerca della Fondazione 1563 dedicati agli studi sul progetto Antico e Moderno, tre volumi della collana Quaderni dell'Archivio Storico e due volumi di Quaderni dei premi delle borse di altri studi, che usciranno in collaborazione con prestigiose case editrici, selezionate per diffondere gli studi sui cataloghi editoriali e nelle piattaforme di vendita digitale. Inoltre, i risultati di questi filoni di ricerca porteranno ad ulteriori restituzioni in termini di progetti espositivi, percorsi di history telling e video racconti sul web, produzioni musicali e conferenze.
Per i Quaderni dell'Archivio Storico in maggio esce per prima un'interessante indagine storica "di genere" dedicata alla Compagnia delle Umiliate o di Sant'Elisabetta d'Ungheria (titolo: L'Umiltà e le rose, a cura di A. Cantaluppi e A. B. Raviola), contraltare femminile della Compagnia di San Paolo.
La Fondazione 1563 in numeri
La Fondazione 1563 gestisce e valorizza l’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo e sostiene un articolato programma di ricerca sul Barocco, anche attraverso un bando annuale per borse di alti studi rivolte ai giovani ricercatori umanisti.
La pubblicazione digitale dell’imponente materiale storico rappresenta una delle attività più recenti e di ampio richiamo internazionale.
Archivio Storico
450 anni di storia; 2 Km lineari di documenti; 6 fondi archivistici; 60.000 volumi; 400 lasciti; 49.231 unità archivistiche.
Attività di ricerca sulla storia della compagnia e dell’Istituto di San Paolo di Torino. Attività di sala studio e di consulenza per il record management per il gr
Archivio Digitale
45000 fascicoli e volumi descritti e associati a 200.000 immagini - digitalizzati nel nostro D.A.C. - Digital Arichives and Collections)
Borse di studi
Dal 2013 la fondazione assegna ogni anno 5 borse di alti studi da 23.000 euro (oltre 1-5000 di viaggi di studio e spese) assegnando un tutor specialistico per ogni studente, e curando la divulgazione dei lavori attraverso pubblicazioni digitali e cartacee, seminari e convegni. Per le borse sono circa 700.000 Euro investiti fin ora; di oltre 200 candidature giunte da Università, Fondazioni, Musei, Archivi, Biblioteche italiani e stranieri. 18 borsisti attivi a cui andranno ad aggiungersi i 5 del 2017, seguiti da atrettanti tutor italiani e stranieri. Inifine oltre 50 referees ed esperti coinvolti nei processi di valutazione delle candidature, a garanzia della qualità delle ricerche.
Attività di ricerca su due filoni, entrambi di respiro europeo, affidati alla curatela scientifica dei professori Michela di Macco e Giuseppe Dardanelli:il primo dedicato a Antico e Moderno. Roma, Parigi, Torino, 1680-1750 e il secondo intitolato Barocco in Piemonte-Barocco in Europa mirato a raccogliere e ristudiare gli eventi espositivi dedicati al Barocco piemontese nel 1937 e nel 1963 e ai confronti con le esperienze internazionali. Un investimento di 650.000 euro per il triennio 2015-2017 con il coinvolgimento di tutta la struttura della Fondazione.
Fondazione 1563
Piazza Gian Lorenzo Bernini, 5
10138 Torino
Tel. 011-4401401
info@fondazione1563.it
www.fondazione1563.it
La Fondazione 1563 gestisce e valorizza l’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo e sostiene un articolato programma di ricerca sul Barocco, anche attraverso un bando annuale per borse di alti studi rivolto giovani ricercatori umanisti.
La pubblicazione digitale dell'imponente materiale storico rappresenta una delle attività più recenti e di ampio richiamo internazionale.