Le novitá nel panorama dei media
Il recente rapporto Censis sul consumo di informazione in Italia (marzo 2024) evidenzia un cambiamento nel panorama mediatico: i social media si affermano come fonte di informazione sempre più rilevante, sfidando il ruolo dei media tradizionali.
Ecco per gli argomenti che tratteremo in questo articolo:
- I mezzi più utilizzati dagli italiani per accedere alle informazioni
- Il grado di autorevolezza attribuito ai diversi mezzi di comunicazione
- L'importanza dell'Intelligenza Artificiale (IA) come fonte di informazione
I mezzi di informazione più utilizzati dagli italiani
La televisione continua a mantenere il suo ruolo di principale mezzo di informazione, con una quota di consumo stabile. Secondo il rapporto del Censis, nel 2023 la percentuale di utenti è salita dal 95,1% del 2022 al 95,9%. Questo dato include sia la televisione tradizionale che quella via internet, come le web tv e le smart tv, che stanno vivendo una crescita significativa. Ad esempio, la mobile tv è passata dall'1,0% nel 2007 al 33,6% nel 2023.
Ma la vera rivoluzione della comunicazione passa attraverso il web che si conferma come una fonte sempre più rilevante, posizionandosi al secondo posto con l'89,1% degli utenti che ne fanno uso. Questo dato evidenzia l'importanza dei mezzi digitali nel panorama dell'informazione.
Il grado di autorevolezza attribuito ai diversi mezzi di comunicazione
In generale si osserva nel 2023 un calo dell'utilizzo delle fonti d'informazione tradizionali a favore di quelle digitali tanto da portare alcuni social network ad entrare nella categoria delle fonti d'informazione, influenzando l'utenza dei media digitali.
I telegiornali continuano a mantenere la posizione principale (pur passando dal 51,2% al 48,3% dell'utenza) ma i motori di ricerca sono in rapida crescita, impegnati oggi in una strenua battaglia per difendere o guadagnare posizioni rispetto al "cerca" dell'Intelligenza Artificiale..
La reputazione dei media tradizionali cala vertiginosamente rispetto a quelli digitali, confermando una crescente fiducia nelle informazioni online. Resta forte la polarizzazione rispetto a chi cerca un'informazione considerata più autorevole dai media mainstream rispetto a chi preferisce notizie più dirette e libere da condizionamenti, anche se più esposte al rischio di fakenews.
I social media come fonte di informazione
Con l'88,2% degli italiani che utilizza regolarmente uno smartphone, i social network e le piattaforme di informazione diventano le principali fonti di informazione. Su questo è interessante un articolo di We are social.
Il rapporto del Censis evidenzia anche il consolidamento di piattaforme come Whatsapp tra i giovani
online tra i giovani: praticamente la totalitá degli italiani (93%) tra i 14 e i 29 anni utilizza questa la piattaforma di Meta come principale strumento di comunicazione, seguito da YouTube con il 79,3%, Instagram con il 72,9% e TikTok con il 56,5%. Facebook, Spotify, Twitter, Telegram e Snapchat mostrano invece una leggera flessione dell'utilizzo su questo target mentre sono in aumento sui quarantenni.
L'importanza dell'Intelligenza Artificiale (IA) come fonte di informazione
Un capitolo a parte merita l’atteggiamento degli Italiani nei confronti della pervasivitá galoppante dell’intelligenza artificiale nella produzione di informazioni. Aumenta il timore per l’incremento delle notizie non verificabili con la conseguente difficoltá nel distinguere il vero dal falso accompagnato da un dato illuminante: il 74,6% degli italiani ritiene che l'informazione di qualitá sia una materia costosa in quanto richieda la verifica dei fatti e delle fonti, che solo i giornalisti professionisti possono fare.
Peccato che a questo non corrisponda di fatto una crescita negli abbonamenti a pagamento. Nessun editore è ancora riuscito a trovare la formula giusta per incentivare la - buona, a nostro parere - abitudine di pagare per una informazione di qualitá.