Gli utenti che utilizzano la posta elettronica oggi sono 4 miliardi di persone: una stima interessante se riportata alla strategia dell’email marketing che ha tra le sue discipline principali la creazione di una newsletter. Una newsletter efficace, che sia interna all’azienda o coinvolga collaboratori, clienti e altri iscritti, deve catturare l’attenzione e invogliare alla lettura.
Presupposti
Perché una newsletter venga accolta positivamente e con interesse (nonché possibilmente letta!) dalle persone a cui è stata inviata, è fondamentale interrogarsi prima sulle motivazioni per cui scegliamo questo strumento, sugli effetti desiderati e -partendo di qui- sul linguaggio, la frequenza e la lunghezza/impegno di lettura più consoni.
Per essere efficaci occorre conoscere bene il proprio pubblico!
Consenso
Chiedere l’iscrizione è uno dei primi passi nella costruzione di una relazione di fiducia con il lettore. Buona norma anche inviare una e-mail di verifica dell’indirizzo fornito per conferma dell’iscrizione: solo allora l’utente comincerá a ricevere le vostre newsletter.
Se prevedete una pagina di iscrizione per il pubblico (interno o esterno) dovrete anche pensare ad una policy che descriva la periodicitá della newsletter e risponda alle normative sulla privacy, includendo la possibilitá di cancellarsi dalla mailing list.
Cadenza
Per guadagnarsi l’attenzione del lettore bisogna individuare la giusta cadenza a seconda del tema/contenuto.
Newsletter in formato cartaceo, di grande impatto grafico, possono anche essere inviate ogni tre mesi. Le più comuni newsletter via email richiede comunque almeno un invio mensile per poter ‘costruire memoria’ nel lettore.
Strumenti
Senza appoggiarsi ad un servizio professionale di invio delle newsletter (come MailUp o MailChimp oppure aziendale) è difficile monitorare i risultati. Inoltre è importante sapere che l’invio di grandi numeri di email rischia di farvi finire nelle black-list.
Attivare un buon servizio di Newsletter significa adottare un approccio strategico e poter seguire, oltre alla preparazione dei contenuti e delle liste, soprattutto gli esiti dell’invio.
Sapere chi ha aperto la email, se è stata letta (magari cliccando su link o call-to-action interni), in che orari e su che dispositivo… è fondamentale per capire quanto venga apprezzato il servizio, nonché per migliorarne l’efficacia.
Sintesi
Una e-mail in grado di aumentare la fiducia nel proprio marchio e migliorare il contatto con il proprio pubblico diventa uno strumento marketing efficace quando presenta 4 elementi essenziali, quali:
- Contenuti di valore per i lettori che facilitano la trasmissione di competenze: una condivisione vincente, destinata a conquistare gli utenti ancora in dubbio sull’acquisto.
- Micro-personalizzazione dei contenutiin base a fattori come - per esempio - il compleanno dell’utente: l’operazione aiuta a costruire un rapporto con gli iscritti, che si traduce facilmente in probabilitá di lettura delle newsletter future.
- Semplificazione di pulsanti e collegamenti a favore di un’ottimizzazione sui dispositivi mobili. Ricordiamoci che la maggior parte degli utenti controlla la posta elettronica dai propri smartphone…Se non mettiamo gli iscritti nelle condizioni di poter accedere facilmente (e in modo comprensibile) alla newsletter dal telefono, ci autopriviamo della possibilitá di interagire con loro.
- Modulo di richiesta di feedback da parte del pubblico con domande riguardanti il formato, lo stile e il contenuto della newsletter. Per imparare dai propri errori è importante interrogarsi ma sopratutto chiedere! Inoltre le osservazioni ricevute grazie al modulo, oltre a rappresentare un validissimo strumento di miglioramento, aumentano la fiducia e il coinvolgimento degli iscritti, fornendo all’azienda informazioni aggiuntive sul pubblico di destinazione.