L'esperimento de Il Foglio AI dimostra che l'AI può essere un alleato del buon giornalismo. E lo sará anche di più per le aziende che sapranno aprirsi a una visione strategica del content management

Nel marzo 2025, Il Foglio ha lanciato un esperimento pionieristico: un inserto quotidiano di quattro pagine interamente scritto da un'intelligenza artificiale, denominato Il Foglio AI. I giornalisti si sono limitati a fornire i prompt, mentre l'AI ha generato testi, titoli, editoriali e persino lettere al direttore. L'iniziativa ha suscitato ampio dibattito sul ruolo dell'AI nel giornalismo.
Noi lo abbiamo seguito leggendo parecchi articoli e vincendo il naturale pregiudizio (ho giá tanto da leggere tra il giornalismo umano... perché leggere ciò che ha scritto un AI?)...
Nel numero in edicola Sabato 12 Aprile abbiamo letto i risultati di questa sperimentazione ed è stato divertente ad esempio scorrere l'intervista che il Direttore @Claudio Cerasa "ha concesso" all'AI...
In un contesto in cui l'AI diventa sempre più presente nella produzione di contenuti, il valore del copy umano risiede nella sua capacitá di conferire significato, contesto e rilevanza alle informazioni. L'esperimento de Il Foglio AI dimostra che l'AI può essere un alleato, ma non un sostituto del giornalismo umano.
Infatti la conclusione - non scontata - della redazione guidata da Cerasa è che la relazione tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale è interessante non per ciò che l'AI può sostituire ma per ciò che può integrare e soprattutto per ciò che non può rimpiazzare.
In ogni caso la sperimentazione continua e Il Foglio AI uscirá in edicola ogni martedì per parlare di innovazione, AI,attualitá in modo "divertente"...
AI e Digital PR
Se questo vale per il giornalismo a maggior ragione coinvolge noi che operiamo a metá strada tra i giornalisti e le aziende. L'introduzione dell'intelligenza artificiale nei processi di Digital PR ha aperto nuove possibilitá operative, ma solleva interrogativi sulla sostituibilitá delle competenze umane. Strumenti basati su AI sono in grado di automatizzare attivitá come il monitoraggio delle menzioni online, l'analisi del sentiment e la generazione di bozze di comunicati stampa.
Ma mentre l'attenzione dei comunicatori spesso si concentra sulle competenze che l'AI attualmente non possiede, su quanto usarla o contrastarla...nella quotidianitá a noi piace pensare alle incredibili opportunitá che si aprono a chi studia il rapporto tra scrittura e posizionamento (delle aziende clienti) online.
Come da anni proviamo a spostare l'attenzione delle aziende clienti da una gestione dei social auto-referenziale e strutturata per target a una visione legata al posizionamento dei contenuti online... come esperti SEO oggi cerchiamo di concentrare il focus della consulenza su come l’interazione con le AI chat aumenterá l’importanza della citazione implicita, della fiducia algoritmica e della reputazione. La SEO del futuro sará meno visibile ma più strategica: ciò che conta non è “essere trovati”, ma “essere ritenuti utili” dalle macchine che guidano la ricerca.
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