Come funziona la tecnologia che potrebbe rinnovare il mercato dell’arte digitale?
NFT significa non-fungible token, ovvero token crittografico unico e non replicabile. L’opposto delle criptovalute, come bitcoin e token di rete o di utilitá, che invece sono per loro stessa natura fungibili.
Gli NFT non possono essere scambiati tra loro, poiché non ne esistono due uguali: ciascuno memorizza informazioni diverse.
L'arte è uno dei principali casi d'uso per NFT e blockchain: grazie alla loro capacitá di fornire prove di autenticitá e proprietá delle opere di arte digitale sono al momento il metodo più sicuro per evitare riproduzioni di massa e distribuzione non autorizzata attraverso Internet. Sono una sorta di certificato di autenticitá crittografico, che nessuno può falsificare. Sono inattaccabili proprio perché funzionano tramite blockchain, il database condiviso su migliaia di computer in tutto il mondo che consente la trasmissione sicura dei dati in modo privato e senza intermediari: una delle tecnologie che entreranno prepotentemente nel nostro futuro.
Gli NFT aiutano gli artisti contemporanei perché permettono loro di certificare l'autenticitá di un’opera, contrassegnarla in modo permanente e inalterabile, senza dipendere da un esperto. L’opera diventa automaticamente un bene unico che aumenterá il proprio valore in base alla richiesta dei collezionisti.
"Everydays. The first 5000 days" di Beeple è stata, a Febbraio 2021, la prima opera d'arte NFT ammessa dalla case d'asta Christie's. È stata aggiudicata l’11 marzo per quasi 70 milioni di dollari. Cosa ha ottenuto l’acquirente? Un file JPEG autenticato custodito in un portafoglio digitale.
Ma perché vale così tanto se le copie dell’immagine sono rintracciabili da tutti online attraverso i motori di ricerca? Per comprendere meglio questo fenomeno sono utili le parole di Dannie Chu, amministratore delegato di MakersPlace (piattaforma di compravendita NFT): “Esistono centinaia di migliaia di stampe e riproduzioni della Gioconda, ma dal momento che non sono l’originale creato da Leonardo valgono decisamente molto meno. Lo stesso principio si applica agli nft: puoi copiare e incollare un’immagine o un video ma l’originale, firmato digitalmente dall’artista, è ciò che ha valore”.
Se, quindi, è possibile un temporaneo effetto “bolla” con conseguenti crescite anomale di alcuni prezzi, è comunque molto probabile che stia iniziando un nuovo capitolo della storia e del mercato dell’arte, in cui gli NFT avranno un peso crescente. La blockchain, infatti, ha anche il pregio di conservare in maniera immutabile anche lo storico di tutte le transazioni affrontate dal file: un elemento fondamentale e ai fini del collezionismo. La crypto-art ha anche il pregio di attirare un pubblico nuovo di giovani collezionisti e rinnovare una platea spesso sempre uguale a se stessa.
Intanto, altri settori stanno iniziando a interessarsi a questa tecnologia: dalla moda alla musica.